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«A spingermi a mettere in rete questi frammenti sparsi della mia attività di pittore non è solo un atto di vanità o il tentativo di trovare per altri canali mercato ed estimatori, ma la speranza che le immagini che porto in vetrina possano prolungare la loro vita oltre l'occasione delle mostre per cui sono nate. Un quadro, penso, smette di appartenerti non appena il sigillo della firma con cui ne segni la conclusione lo allontana tra le cose gia fatte e lo mette in qualche modo al riparo: non c'è opera che a rivederla non rischi la distruzione o l'abiura. Abuso imperdonabile perché quei colori, quelle figure, quei segni, sono a quel punto viaggiatori senza padrone consegnati all'uso, al disprezzo o al piacere di chi li guarda e nel guardarli gli aggiunge respiro, fantasia, emozione. Come personaggi in cerca d'autore.»
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